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Cuneesi al rhum, i cioccolatini del Natale piemontese

Da Alessandro Maldera

Gennaio 03, 2019

cuneesi al rhum sono una delle tante leccornie made in Piemonte.
Avvolti dalla loro tradizionale carta rossa o verde con scritta dorata, molto natalizia, sono una vera e propria delizia per il palato.

La leggenda

La nascita di questi cioccolatini risale agli inizi del Novecento, a Dronero, in provincia di Cuneo. La leggenda vuole che, Pietro Galletti, proprietario di una pasticceria della cittadina, un giorno, realizzò un dolce al cioccolato a cui aggiunse una nota alcolica di rhum. Inizialmente, l’intenzione era quella di preparare un solo dolce farcito con crema pasticcera e ricoperto con cioccolato aromatizzato al rhum. Il pasticcere, però, esagerò con le dosi della crema e, per non sprecarla, sfornò delle piccole meringhe la cioccolato farcendole con la crema avanzata.
Il giorno seguente, Galletti vide che le meringhe avevano assorbito il rhum presente nella crema pasticcera ed erano diventate molto alcoliche. Così il pasticcere decise di non gettarle e gli diede una forma più fine, ricoprendole con del cioccolato fondente. Dopodiché, Galletti fece assaggiare i nuovi dolcetti che aveva creato ad amici e clienti, i quali rimasero estasiati.
Fu così che i cuneesi divennero i cioccolatini più noti della città di Cuneo: vennero esposti nelle vetrine e negli scaffali delle pasticcerie più note del capoluogo della Granda.

Il brevetto del pasticcere di Andrea Arione

Passando ai fatti reali che vanno oltre la leggenda, il cuneesi al rhum sono stati brevettati nel 1923 da Andrea Arione, proprietario dell’omonimo bar pasticceria di piazza Galimberti, a Cuneo.
L’8 maggio 1854, Arione ricevette l’illustre visita dello scrittore e giornalista statunitense Ernest Hemingway, il quale acquistò i cuneesi al rhum per regalarli al meglio.
Nel corso degli anni sono spuntate diverse varianti dei cuneesi, con e senza liquore, alla nocciola, al caffè e molti altri, ma l’originale è quello del marchio Arione. Il cuneese al rhum classico è formato da due cialde di meringa che racchiudono una crema pasticceria al cioccolato fondente e rhum, il tutto rivestito da uno strato di cioccolato fondente.

I cuneesi oggi

Impossibile cercare di carpire la ricetta che viene custodita gelosamente dai discendenti di Andrea Arione.
La famiglia Arione ha depositato il brevetto del cuneese al rhum negli anni Novanta, ma finora non è stato insignito né del marchio De.Co (Denominazione Comunale D’Origine) né del marchio Igp (Indicazione Geografica Protetta).
Proprio per la mancata denominazione De.Co è tuttora in corso una disputa tra la pasticceria Arione e l’amministrazione comunale, che potrebbe trasformarsi in qualcosa di più concreto ricorrendo alle vie legali.
Nonostante tutto i cuneesi al rhum sono amati e apprezzati in tutta Italia per la loro bontà e rappresentano una delle tante delizie nate nella nostra regione.
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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende