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Rocciamelone, la montagna dal nome di origini celtiche

Da Alessandro Maldera

Ottobre 09, 2018

Montagna Rocciamelone

Le Alpi Graie, nell’affascinante regione del Piemonte, sono la patria di una delle montagne più imponenti e affascinanti d’Europa: il Rocciamelone. Questa maestosa vetta, con i suoi 3.538 metri di altezza, domina l’orizzonte e incanta gli amanti della montagna con la sua bellezza selvaggia e i suoi misteri antichi.

Un nome dalle origini mistiche

Le origini del nome sono avvolte nel mistero e nella controversia. Secondo alcune fonti, il nome potrebbe derivare dal celticoRoc Maol”, dove “Maol” significa “sommità”, in riferimento al fatto che questa montagna appare come la più alta della zona. Altre teorie suggeriscono un’origine ligure, con il nome “Roc Mulun” o “Roc Mule“, che potrebbe essere collegato al termine “molek” che significa “sacrificio”, specialmente umano. Indipendentemente dall’origine esatta del nome.

Una Montagna di Storia e Leggende

La storia del Rocciamelone risale a tempi antichi, quando questa vetta era considerata la più alta delle Alpi. Nel corso del Medioevo, molti coraggiosi avventurieri tentarono di raggiungere la sua cima, tra cui persino i monaci dell’abbazia di Novalesa.

Tuttavia, fu solo il 1° settembre 1358 che la prima salita documentata ebbe successo. Il crociato Bonifacio Rotario, che era stato catturato dai Turchi, fece un voto alla Madonna promettendo di dedicarle una statua sulla cima della prima montagna che avesse visto tornando in patria sano e salvo. Mantenendo la sua promessa, Bonifacio salì sulla vetta con alcuni portatori e pose lì un prezioso trittico in bronzo dedicato alla Madonna. Questo episodio storico diede inizio a secoli di pellegrinaggi verso la cima del Rocciamelone.

Rocciamelone, la montagna dal nome di origini celtiche

Il Mistero del Trittico Scomparso

Il famoso trittico che ornava la cima del Rocciamelone per secoli non è più al suo posto originale. Nel 1673, un uomo di nome Giacomo Gagnor, soprannominato “il matto di Novaretto”, decise di portare via il trittico dalla vetta e di consegnarlo al castello di Rivoli come un dono al Duca di Savoia Carlo Emanuele II. Credeva che in questo modo il Duca e la sua corte potessero ammirare il trittico senza dover affrontare la faticosa salita. Da allora, il prezioso trittico è stato collocato nella cattedrale di San Giusto a Susa, dove si trova tuttora. Per sostituire il trittico originale, è stata eretta una statua dedicata alla Madonna, che continua a ispirare devozione e pellegrinaggi sulla montagna.

Un Simbolo di Fede e Tradizione

Oggi, il Rocciamelone continua a essere un luogo di grande significato religioso e tradizione. Ogni anno, il 5 agosto, si celebra la festa della Madonna della Neve sulla cima della montagna. Centinaia di pellegrini si radunano per partecipare alla messa e per pregare davanti alla statua della Madonna, che rappresenta un simbolo di fede e protezione per tutti coloro che salgono sul Rocciamelone. Durante la celebrazione, i pastori e i malgari delle valli di Susa e dintorni organizzano una cena speciale dedicata alla Madonna del Rocciamelone, chiedendo la grazia per le mandrie che saliranno in alpeggio l’estate seguente.

Sport e Avventure

Il Rocciamelone non è solo un luogo di devozione religiosa, ma anche una destinazione amata dagli amanti della natura e degli sport estremi. Ogni anno si svolge la Corsa RedBull K3, una sfida adrenalinica che porta i partecipanti a scalare la montagna nel minor tempo possibile. Questo evento attira atleti e appassionati di corsa da tutto il mondo, desiderosi di mettere alla prova le loro abilità e la loro resistenza su uno dei terreni più impegnativi delle Alpi. Inoltre, il Rocciamelone offre numerose opportunità per l’escursionismo, consentendo ai visitatori di esplorare le sue meraviglie naturali e godere di viste mozzafiato sulla valle sottostante.

Come Raggiungere il Rocciamelone

Il Rocciamelone si trova a meno di un centinaio di chilometri da Torino, rendendolo facilmente accessibile per una gita di un giorno o un weekend avventuroso. Dalla città, è possibile raggiungere la base della montagna in auto o in treno, e da lì iniziare l’ascensione verso la cima. Tuttavia, è importante ricordare che scalare il Rocciamelone richiede una buona preparazione fisica e una conoscenza adeguata delle tecniche alpinistiche. È consigliabile consultare guide esperte o partecipare a escursioni organizzate per garantire una salita sicura e gratificante.

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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende