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Torino, piazza Vittorio Veneto e la Gran Madre sono opera di Napoleone: i due luoghi simbolo della città voluti dall’imperatore francese

Da Alessandro Maldera

Luglio 25, 2018

Due dei luoghi più importanti di Torino, piazza Vittorio Veneto e la Gran Madre, sono stati pensati dall’imperatore francese Napoleone

Chi lo avrebbe mai detto che piazza Vittorio Veneto e la Gran Madre sono opera di Napoleone?
Ebbene sì, fino a 200 anni fa la piazza era completamente diversa e la GranMadre non esisteva ancora.
Agli inizi del 1800 piazza Vittorio Veneto non era altro che una riva suburbana a pelo d’acqua frequentato dalle lavandaie.
All’epoca non esisteva neanche il ponte che collegava la piazza con la Chiesa della Gran Madre. Il ponte fu fortemente voluto da Napoleone, che facendo utilizzare le macerie delle mura cittadine diede vita al primo tratto dei Murazzi e innalzò i camminamenti.
Inoltre, il tempio della Gran Madre fu eretto per festeggiare il ritorno del re Vittorio Emanuele I di Savoia dopo le ritirate degli eserciti dall’imperatore francese.
Così, piazza Vittorio Veneto cominciò ad affermarsi come uno dei punti nevralgici di Torino. Nei dintorni vennero costruiti i primi caseggiati.
In occasione del ritorno al potere della dinastia sabauda, per celebrare il ritorno del re, avvenuto il 20 maggio 1814, venne costruita la Gran Madre. Per alcuni storici, il posizionamento strategico della Chiesa venne scelto perché i Savoia non demolissero il ponte che ricordava Napoleone. Oggi la Gran Madre rappresenta uno dei più importanti luoghi del culto cattolico della città di Torino.
Con il passare degli anni piazza Vittorio Veneto è diventata una delle piazze più importanti della città nonché la più grande d’Europa. Infatti si estende su un’area di quasi 40mila metri quadrati. Durante il periodo fascista la piazza veniva utilizzata per le adunate militari e per gli eventi ufficiali come la visita del duce Benito Mussolini. La piazza fu anche la cornice della sfilata dopo la Liberazione di Torino.
Intorno al 1960, negli anni del boom economico italiano, piazza Vittorio Veneto cominciò ad assumere le sembianze di oggi. Venne installato l’impianto di illuminazione con i caratteristici lampioni con braccio a cornucopia.
Da diversi anni, i numerosi locali hanno trasformato la piazza in uno dei luoghi di culto della movida torinese insieme ai Murazzi
Insomma, se oggi possiamo ammirare piazza Vittorio Veneto e la Gran Madre dobbiamo ringraziare anche Napoleone.
(Foto tratta da Liguria Oggi)
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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende