Storia

Quintino Sella: il politico e scienziato che ha contribuito all’Italia Unita

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Quintino Sella, nato a Biella nel 1827, è stato una figura eclettica nel panorama politico e scientifico italiano del XIX secolo. Figlio di Maurizio Sella, un affermato imprenditore tessile, Quintino si distinse per la sua formazione scientifica e le sue capacità politiche. Questo articolo esplorerà la vita e le realizzazioni di Quintino Sella, evidenziando le sue contribuzioni alla scienza, all’amministrazione pubblica e all’unificazione dell’Italia.

Origine Familiare

Quintino Sella proveniva da una famiglia benestante di imprenditori tessili. La famiglia aveva una lunga tradizione nel settore della filatura della lana e nella produzione di panni. Già nel XVIII secolo, erano considerati una delle famiglie più ricche dello Stato sabaudo. Infatti, il padre trasferì l’attività familiare a Biella nel 1835, fondando un lanificio che sarebbe diventato il più importante del distretto tessile. Questo contesto familiare influenzò la formazione e la mentalità imprenditoriale di Quintino Sella.

Formazione accademica e scientifica

Dopo aver completato gli studi classici, Quintino Sella si iscrisse alla facoltà di ingegneria idraulica presso l’Università di Torino. Nonostante la sua inclinazione per le materie umanistiche, Sella si appassionò alla matematica e alle scienze, specializzandosi nel campo minerario. Grazie all’appoggio del suo professore e mentore, Carlo Ignazio Giulio,il ragazzo ebbe l’opportunità di frequentare un corso triennale di specializzazione presso l’École des Mines di Parigi. Questa esperienza all’estero gli permise di arricchire la sua formazione scientifica e di stabilire importanti contatti internazionali.

Al suo ritorno in Italia, Sella continuò a coltivare la sua passione per la scienza e la ricerca. Diventò professore di geometria applicata presso il Regio Istituto Tecnico di Torino e reggente temporaneo del distretto minerario della Savoia. Parallelamente all’insegnamento, Sella si dedicò allo studio della cristallografia mineralogica, pubblicando importanti contributi scientifici che gli valsero una reputazione internazionale.

L’Impegno politico di Quintino Sella

L’uomo fu anche coinvolto attivamente nella politica del suo tempo. Nel 1860, su invito di Cavour, si candidò alle elezioni politiche nel collegio elettorale di Cossato e venne eletto deputato alla Camera per il partito della Destra Storica. Questo segnò l’inizio della sua carriera politica, che lo portò a ricoprire importanti incarichi governativi.

Nel 1862 Sella divenne Segretario e nel 1864 assunse la carica di Ministro delle Finanze nel Gabinetto Rattazzi. Durante il suo mandato, Sella si distinse per la sua abilità nel bilanciare il budget statale e nel promuovere politiche fiscali volte al pareggio dei conti pubblici. Questo gli valse la reputazione di un politico pragmatico e attento alle questioni economiche.

Unificazione dell’Italia

Quintino Sella fu un fervente sostenitore dell’Unità dell’Italia e si schierò a favore dei moti rivoluzionari che portarono alla Breccia di Porta Pia nel 1870 e all’annessione di Roma al Regno d’Italia. Come Ministro delle Finanze, Sella contribuì alla crescita economica del paese, promuovendo politiche industriali e favorendo lo sviluppo delle infrastrutture, in particolare delle ferrovie.

A livello educativo, Sella si impegnò a promuovere l’istruzione professionale e tecnica nel paese. Fondò la prima scuola professionale pubblica a Biella e sostenne l’istituzione di casse di risparmio postali per favorire l’accesso al credito e al risparmio per le classi meno abbienti. La sua attenzione all’istruzione e allo sviluppo economico fu un aspetto chiave della sua visione politica.

Contributi Scientifici e riconoscimenti Internazionali

Oltre alla sua carriera politica, lo scienziato continuò a svolgere ricerche  di alto livello. Nel 1881, fondò la Società Geologica Italiana insieme a Giovanni Capellini, contribuendo alla promozione della ricerca geologica in Italia.  Inoltre, le sue pubblicazioni sulla cristallografia mineralogica gli conferirono una fama internazionale e lo portarono a essere eletto membro di importanti istituzioni scientifiche, come l’Accademia delle Scienze di Gottinga in Germania.

Nascita del CAI

La fondazione del CAI avviene in un periodo di grande fermento storico per l’Italia.  Quintino Sella, membro dell’Accademia delle Scienze di Torino, avverte la necessità di creare un’associazione che promuova la conoscenza delle montagne italiane e agevoli l’esplorazione delle stesse. Il politico vede nell’alpinismo una forma attiva e pratica di conoscenza della crosta terrestre, che può contribuire alla formazione dei giovani e all’incremento della cultura scientifica e sportiva nel Paese.

Il 23 ottobre 1863, l’uomo fonda il Club Alpino di Torino, che in seguito diventerà il Club Alpino Italiano. Una svolta nel rapporto tra scienza e alpinismo in Italia. 

L’Eredità di Quintino Sella

Quintino Sella morì a Biella il 14 marzo del 1884, lasciando un’eredità duratura nel panorama politico e scientifico italiano.  Ancora oggi, il suo nome è associato a numerosi riconoscimenti e istituzioni che portano avanti la sua eredità nel campo della scienza, dell’economia e dell’istruzione. La sua vita e le sue realizzazioni continuano ad ispirare le generazioni future, dimostrando l’importanza di unire competenze scientifiche e impegno politico per il progresso di una nazione.

 

 
Articolo aggiornato il 10/12/2023

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