Economia

Torino, la spesa per la cultura su Groupon è aumentata del 20% in un anno

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A Torino, la spesa per la cultura su Groupon ha avuto un aumento a due cifre nel giro di un anno.
Nel 2017, il capoluogo piemontese ha fatto registrare un incremento del 20% nel numero delle vendite di tagliandi per eventi culturali.
Rispetto al 2016, il balzo è stato evidente, e ha coinvolto praticamente ogni ambito. Mostre, spettacoli, concerti, esposizioni: tutto sembra essere più attraente con i siti online.

Le cause dell’aumento degli acquisti

A Torino, la spesa per la cultura su Groupon è aumentata in maniera esponenziale principalmente per la convenienza.
I prezzi risultano essere incredibilmente ridotti e, per via della crisi economica e di una sempre più diffusa tendenza al risparmio, sono più appetibili. Gli utenti sono così incentivati maggiormente ad acquistare, per sé stessi e per altre persone.
Proprio l’acquisto di gruppo è una delle nuove modalità più utilizzate dai clienti. Sono innumerevoli le offerte degli eventi ai quali si può accedere pagando quote ridotte. Ne è esempio “Shakespeare per due“, che si terrà al Teatro Gioiello a Torino. Propone, nello specifico, uno sconto sul prezzo del 52%, con tariffe a partire da 12 euro.

Le prime iniziative in rete

A Torino, come in tutta Italia, Groupon è utilizzato davvero per qualsiasi cosa.
Vacanze, viaggi, beni di prima necessità, operazioni, sedute dall’estetista. Tutto, ma proprio tutto, viene messo in vendita a prezzo ribassato.
Su questo settore si è lanciato sin da subito la Fondazione Torino Musei. Nel 2011, i musei civici torinesi iniziarono un trend che si è rivelato sempre più importante. Le vendite sono gradualmente aumentate e hanno toccato quota 90mila ticket staccati in sei anni.
Anche la Reggia di Venaria ha sperimentato questo metodo, raccogliendo risultati stupefacenti con la mostra di Van Googh e la Mostra sul Titanic.
 
Insomma, quello online sembra essere un canale sempre più privilegiato dagli utenti. La rete, che già riveste una grande importanza nella nostra vita e nell’economia, sarà sempre più utilizzata, e la cultura piemontese dovrà attrezzarsi per sfruttare pienamente tutte le sue potenzialità.

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