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Invasione di insetti a Torino e in Piemonte, la situazione in tutta la regione

Da Alessandro Maldera

Agosto 07, 2021

Primo piano di una zanzara

Con l’arrivo della bella stagione si sa arrivano anche gli insetti. Ma da qualche anno si assiste all’invasione di insetti a Torino, che causano non pochi danni alle coltivazioni. Cimici, zanzare anche nei periodi freddi, cimici asiatiche e ora una nuova minaccia proveniente dalla Popillia Japonica.

Tra insetti giunti in città, quest’anno c’è anche la Popillia Japonica. Si tratta di un particolare coleottero proveniente dal Giappone, che è capace di compiere notevoli danni alla vegetazione dei campi. È considerata come una delle specie più nocive per le coltivazioni e per tale motivo deve essere messa sotto controllo.

La Popillia Japonica, stando alle parole del presidente della Coldiretti di AlessandriaMauro Bianco, colpisce ogni tipo di specie vegetale dalle semplici piante ornamentali agli alberi da frutto. In pochi giorni il coleottero giapponese è capace di distruggere migliaia di metri quadri di coltivazioni. Ma nell’invasione di insetti a Torino troviamo anche le zanzare.

Si tratta di una nuova specie chiamata zanzara Aedes Koreicus. Questa ha un comportamento molto simile a quello adottato dalla zanzara tigre ma con delle particolarità. L’Aedes Koreicus riesce a riprodursi e a sopravvivere con le basse temperature. Il problema però non sta nel doverle sopportare anche in inverno ma nella sua particolarità di essere portatrice di infezioni pericolose. Alcuni di questi virus sono già noti: Dengue, Chinqunguia e la famosa West Nile Fever o meglio conosciuta come Febbre del Nilo.

L’invasione di insetti a Torino: le ragioni di un fenomeno che si ripete ogni anno

È possibile notare come l’invasione di insetti a Torino comprenda una moltitudine di specie.

Le causa di questo fenomeno sono numerose. Oltre al cambiamento climatico, che si manifesta anche con caldi afosi e violenti temporali, viene accusato il sistema di controllo adottato dall’Unione Europea. Secondo alcuni alle frontiere vengono lasciati passare materiali vegetali infetti e vari tipi di parassiti.

Per far fronte quindi a questi disagi, la Regione, da ormai qualche anno, attua un piano di prevenzione. L’anno scorso ha messo a disposizione 2,5 milioni di euro per cercare di contrastare la diffusione di tali insetti. Qualche giorno fa, invece, in Piemonte è stato attuato un nuovo piano per cercare di allontanare la cimice asiatica. Sono state liberate delle vespe samurai le quali si spera possano risolvere il problema.

Andrea Serio

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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende