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E se l’inno nazionale francese, la famosa Marsigliese, fosse di origine piemontese?

Da Alessandro Maldera

Novembre 10, 2016

Quadro sulla rivoluzione francese di De La Croix

Giovanni Battista Viotti avrebbe composto il famoso spartito undici anni prima della Marsigliese attribuita a De Lisle

La Marsigliese, simbolo ed icona di una nazione orgogliosa e fiera come la Francia potrebbe avere nel proprio più illustre simbolo una mano straniera?

Sembrerebbe proprio di si! A rompere le uova nel paniere un italiano, un vercellese che ha vissuto una parte della sua vita anche nella nostra Torino.

Stiamo parlando di Giovanni Battista Viotti nativo di  Fontanetto Po, nel 1755 facente parte del Regno di Sardegna.

Compositore, uomo di cultura che visse in due delle più facoltose corti europee: a Londra e Parigi, ma studiò musica proprio nella nostra città.

La Marsigliese è attribuita al compositore De Lisle che però non firmò lo spartito, a differenza di tutti i suoi altri lavori.

Spartito inno nazionale francese  disegnato con dei soldati napoleonici

La celebre canzone infatti sarebbe, secondo il violinista Guido Rimonda, molto simile alla “Tema con variazioni in DO maggiore” del compositore vercellese.

Rimonda a sostegno della sua tesi porta un manoscritto datato 1781 che porta la firma “GB Viotti” che attesterebbe la paternità contesa; e sembrerebbe autentico.

1781 quindi, e non 1792, sarebbe l’ anno di composizione della Marsigliese che durante le vicissitudini della rivoluzione d’ oltralpe divenne il simbolo della lotta al potere.

Ironia della sorte Viotti scappò dalla Francia proprio nel 1792 per riparare nel Regno Unito, date le rivolte che videro i francesi protagonisti, e che vedevano coinvolto il musicista in prima persona in quanto amico personale della Regina Maria Antonietta.

Sorpresa: l’ inno francese, la famosa Marsigliese, è piemontese!
Sorpresa: l’ inno francese, la famosa Marsigliese, è piemontese!

Nel 1792 la canzone fu consegnata da De Lisle al sindaco di Strasburgo che la fece diventare la canzone di guerra dell’ armata del Reno.

In seguito si diffuse in tale veste tra i vicoli di Marsiglia , da qui il nome “Marsigliese”,  durante le rivolte all’ ancien régime e la conferma ad inno nel 1795.

Lo spartito rimase la sacra canzone nazionale fino al 1807 quando Napoleone I la sostituì, per poi tornare nel 1831.

Viotti tornò alla corte di Parigi sotto Re Luigi XVII che lo riaccolse nel 1818 per poi morire a Londra nel 1824.

Rimonda, e gli italiani, credono fermamente che il tricolore della Marsigliese sia quello italiano, i cugini d’ oltralpe ovviamente il contrario, noi crediamo sia piemontese e anche un po’di Torino!

Alessandro Rigitano

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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende