Torino è il luogo di nascita dell’ennesima innovazione nel campo della tecnologia: il Politecnico e la Tim hanno infatti prodotto i primi droni perennemente connessi.
Il capoluogo piemontese si conferma dunque come uno dei poli di innovazione e di crescita, con un’invenzione destinata a cambiare molti ambiti dell’economia e della vita di tutti i giorni. I droni consentiranno di monitorare i dati nei campi della sorveglianza, dell’agricoltura e delle piattaforme marine, e non solo.
Questa nuova iniziativa è nata dalla collaborazione, come detto in precedenza, dai ricercatori del Politecnico e dai lavoratori della Tim, che hanno cooperato in laboratori comuni per la realizzazione di parti riguardanti la robotica e il design per le piattaforme mobili e, oltre a ciò, anche la «Visual intelligence», che permette di estrarre in automatico informazioni e dati da un video.
Nella partnership Tim-Politecnico occorre citare anche la Seikey, l’azienda produttrice di altro droni, che però, anche essendo pilotati, captano dati senza essere connessi. La “rivoluzione” in atto permetterà di utilizzare i dati raccolti nell’immediato, senza dover ricondurre il drone alla piattaforma di partenza, utilizzando la rete 4G
I nuovi droni avranno inoltre una sim al loro interno, per poter risalire al pilota. Sarà inoltre possibile elevare i droni oltre i 400 metri d’altezza e, nel breve termine, uniformarli alle normative europee in materia.
Ancora una volta Torino si conferma patria di innovazione, grazie a un Politecnico che è sempre di più un fiore all’occhiello a livello internazionale.