Storia

Corso Francia: a Torino il viale più lungo d’Europa

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Torino crocevia di grandi uomini, sontuosi palazzi e maestose strade, vanta un primato non solo italiano, bensì tale da soppiantare persino tutti gli attori dello scacchiere europeo

Con i suoi 11.600 metri, due nomi alle spalle e l’attraversamento di tre comuni, Torino-Collegno-Rivoli, Corso Francia è il corso rettilineo più lungo d’Europa.

Voluto da Amedeo II di Savoia nel 1711, trecento anni dopo, mentre l’Italia intera festeggiava l’unità nel 2011, Corso Francia compiva tre secoli di vita.

Non male per una strada che ha visto sangue, bombe e soldati solcare il suoi pietrisco e il suo asfalto.

Corso Francia ripercorre la strada che, al tempo della sua costruzione, in quanto via Francigena, connetteva la città sotto la Mole al Colle del Moncenisio da Porta Susa.

Il corso più lungo d’Europa con i suoi trecento anni  è stato protagonista della città con l’assedio di Torino del 1706, le decapitazioni da parte del boia, la trasformazione dal suo originario nome a Gabriele D’Annunzio

Corso Francia è stato nel tempo uno specchietto dell’avanzamento urbanistico di Torino nel tempo.

Attrezzata nel settembre del 1871 di una ferrovia a vapore a scartamento ridotto, nel 1914 la stessa diventa tranvia a scartamento normale e filovia dal ’55 al ’79.

Una sorta di presagio futuro di quello che sarà poi una parte del percorso della Linea 1 della metropolitana di Torino.

Si sta parlando delle seguenti fermate che costellano il sottosuolo del corso più lungo d’Europa:

  • Principi d’Acaja
  • Bernini
  • Racconigi
  • Rivoli
  • Monte Grappa
  • Pozzo Strada
  • Massaua
  • Marche
  • Paradiso

Non bisogna comunque dimenticare come una sola strada è testimone nel contesto torinese di più stili architettonici.

Un esempio lampante del meltin pot urbanistico cui Torino può vantare si può immaginare già con il fatto che la via collegava e collega la città con residenze venatorie e di svago della corte Sabauda, il Castello di Rivoli è l’emblema chiaramente.

Vi sono quindi sparse lungo il tragitto numerosi palazzi d’interesse come

Insomma, non solo una strada, bensì la via battuta da una metropoli nel suo stesso percorso evolutivo.

Damiano Grilli

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