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29 settembre 1925: il Regime blocca la pubblicazione del quotidiano “La Stampa”

Da Alessandro Maldera

Settembre 29, 2015

ultimo girno di stampa prima della sospensione

Il quotidiano “La Stampa” ha sempre fatto parte del tessuto della città di Torino.

Fondato il 9 Febbraio 1867 con il nome di “Gazzetta Piemontese”, il giornale ha raccontato da vicino i fatti torinesi e non.

La proprietà della testata è riconducibile alla famiglia Agnelli, attraverso il gruppo Fiat-Chrysler, che detiene il controllo del gruppo dall’ ormai lontano 1926.

Ma prima che il controllo passasse totalmente alla famosa famiglia torinese il giornale passò dei momenti di difficoltà, non tanto economica in quanto il numero di copie vendute aumentava costantemente, ma politica.

Alfredo Frassati de "La Stampa"
Alfredo Frassati de “La Stampa”

Alfredo Frassati era direttore e proprietario de “La Stampa” dal 1900, (deteneva il controllo dei due terzi della testata mente il restante era nelle mani di Pollone che cedette la propria parte alla Fiat nel 1920) aveva introdotto in Italia dei metodi moderni per la stampa, decise la propria linea editoriale, sostenne il governo Giolitti e raggiunse le 30.0000 copie il giorno dell’ entrata in guerra dell’ Italia, nel 1915.

I problemi giunsero quando salì al potere il regime fascista che intendeva allineare tutti i giornali nazionali su una linea filo-governativa.

Frassati impose delle resistenze sull’ allineamento e il giorno dell’ omicidio Matteotti si schierò apertamente contro il governo fascista.

prima pagina del primo numero
prima pagina del primo numero

Questo provocò un’ azione forte e decisa del Regime che impose, il 29 settembre 1925, la chiusura della testata giornalista; non solo, il Frassati fu indotto a cedere le proprie azioni dell’ azienda e a lasciare la direzione del giornale.

Fiat acquisì la totalità delle quote e, al posto dell’ ex direttore, mise Andrea Torre che alla riapertura del giornale, il 3 Novembre, allineò “La Stampa” con il resto della realtà giornalistica degli anni 20/30 in Italia.

Le vendite del giornale non premiarono questa scelta (nell’ultimo anno di gestione “Frassati” la tiratura arrivò a 176000 copie) e le quote di mercato scesero, per poi riprendersi solo nel dopoguerra.

Una storia simile a tante altre avvenute lungo la Penisola durante il Ventennio quando  dittatura e libertà di stampa erano in pieno conflitto.

Alessandro Rigitano

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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende