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Fritto misto alla piemontese e Capounet: quale vino abbinare?

Da Alessandro Maldera

Marzo 27, 2014

collage di foto: bicchiere vino rosso, capounet e fritto misto alla piemontese

E’ arrivata la bella stagione e per riprendere il discorso riguardante i grandi classici della cucina piemontese abbinati ai vini, oggi parleremo di 2 grandi piatti della nostra Regione.

Inizieremo con un grande simbolo della convivialità e dei dì di festa: il fritto misto alla piemontese

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Un piatto della cucina povera preparato quando venivano macellati gli animali nelle cascine in modo da non buttarne via niente. Oggi, invece, viene proposto in molti ristoranti e agriturismi soprattutto nel periodo primaverile.

La sua particolarità sta nel servire all’interno dello stesso piatto sia componenti dolci che salate e nonostante oggi non abbia degli ingredienti fissi, fra le varie portate non possono mancare

Fritto misto alla piemontese

Ma adesso cerchiamo di creare il sodalizio perfetto con il vino

Data la sua semplicità e grassezza, essendo un fritto, non necessita di vini particolarmente importanti e di lungo affinamento

Rimarremo quindi su dei vini rossi sinceri e schietti come un giovane Grignolino d’Asti, con una buona acidità e di leggera struttura tannica, oppure una Freisa d’Asti Frizzante, che anch’essa ben si presta a piatti grassi.

Capounet in un piatto
                                                            Capounet

Altro classico della cucina piemontese contadina e della cucina di sussistenza sono i capunet.

Gli ingredienti che lo compongono, infatti, sono essenzialmente avanzi di carne avvolti in una foglia di cavolo e poi fritto

Il capounet di estrazione è relegato principalmente all’ambito domestico e casalingo. Ma negli ultimi tempi viene inserito nei menu dei ristoranti del nostro territorio anche in chiave rivisitata e gli ingredienti di recupero sono stati sostituiti con elementi di maggior pregio.

Anche in questo caso non abbineremo un vino di grande corposità e struttura, ma la scelta deve ricadere su un fresco e con una buona acidità. Fra le varie opzioni, sicuramente un buon accordo fra capounet e vino, è l’abbinamento con un Pinerolese Rosso, dal gusto asciutto e armonico. Altrimenti altro abbinamento consono è con un Dolcetto di Dogliani, bevibile ed in grado di accompagnare una miriade di piatti.

E con questo vi auguro nuovamente buon appetito, alla salute e alla prossima rassegna di grandi classici piemontesi!

Clara Lanza

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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende