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Miasse e Gofri: street food alla piemontese

Da Alessandro Maldera

Marzo 06, 2014

Miasi e Gofri: street food alla piemontese

Il “cibo di strada” è una forma di ristorazione di origini antiche e che però negli ultimi anni è diventato una vera e propria moda in quanto alcuni chef di fama mondiale si sono cimentati nella cucina di alcuni piatti di questo genere, sono nate in Italia associazioni, eventi ed attività commerciali incentrate sulla salvaguardia e promozione dello street food.

In particolare, si tratta di una pratica affine alle popolazioni che vivono in un clima caldo e all’aria aperta, di fatto se si pensa ai cibi di strada italiani più conosciuti, come per esempio gli arancini siciliani, spesso provengono da regioni meridionali.

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Miasi e Gofri: street food alla piemontese
 

Tuttavia, nonostante in Piemonte non esistano cibi di strada tradizionali, negli ultimi decenni alcuni piatti tipici piemontesi di uso domestico sono stati convertiti in cibi di strada, nati dalla necessità di pasti sempre più veloci nella vita quotidiana; inoltre il grande fermento festivo nella regione ha fatto sì che alcuni piatti della memoria contadina siano stati riadattati in cibi di strada e proposti durante questi eventi. Nelle prossime righe parleremo dei nuovi “street food” alla piemontese.

Un esempio di reinvenzione culinaria è il gofri della Val Chisone, tipica cialda salata a base di farina, acqua, latte, uova e lievito di birra cotta sui “ferri”.

Il gofri inizialmente veniva fatto in casa come surrogato del pane per accompagnare le pietanze, dato che nella valle, viste le abbondanti nevicate, diventava difficile reperire del pane fresco e morbido. Negli anni Ottanta del secolo scorso viene riscoperto dalle Pro loco della zona e proposto farcito durante le feste di paese ai turisti estivi.

Miasi e Gofri: street food alla piemontese

Nel 2005 due giovani della zona, Marzia Jourda e Erica Lazzarini, memori del successo ottenuto dalle Pro loco con questo prodotto, decidono inizialmente aprire un’attività imprenditoriale ambulante e venderlo durante feste, fiere ed eventi enogastronomici, di recente hanno anche aperto una gofreria con sede fissa a Pinerolo.

Un altro cibo recuperato dalla memoria contadina e riproposto come cibo di strada sono le miasse, ricetta tradizionale del Canavese. Anche in questo caso si tratta di una cialda a base di gran turco che può essere farcita sia con ingredienti dolci che salati.

Le miasse hanno avuto una storia analoga a quella del gofri: entrambi i prodotti passano da cibo di consumo casalingo a cibo di strada, negli ultimi anni. In particolare le miasse erano considerate un cibo dei poveri, cioè per coloro che non potevano permettersi il pane, oggi però vengono cucinate in maniera itinerante durante fiere, sagre, feste popolari e addirittura a sposalizi, battesimi e cresime.

Clara Lanza

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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende