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Mark Lenders, il giapponese più famoso della Juventus

Da Alessandro Maldera

Gennaio 17, 2014

Kojiro Hyuga, per gli amici Mark Lenders

“Ha avuto un’infanzia difficile: orfano di padre da quando aveva 9 anni, ha dovuto lavorare per far fronte alle difficoltà economiche della sua numerosa famiglia. Per questo, il calcio è per lui non solo uno sport, ma anche un mezzo di elevazione sociale: il suo carattere molto forte, orgoglioso e tenace, fa sì che giochi ogni partita per vincere”.

Sembra la storia di un calciatore di gran carattere, uno di quelli che è riuscito ad affrancarsi da una dura realtà grazie a lavoro, sacrificio e tanta passione. Sembra ed in effetti lo è: è la storia di Kojiro Hyuga, Mark Lenders in Italia, attaccante della nazionale giapponese e della Juventus.

Nato il 17 agosto 1981, capelli corvini al vento e sguardo fiero, Hyuga arriva in Italia dopo aver vinto i Mondiali con la selezione nipponica.

Vi sembrerà strano non averne mai sentito parlare, ma prima che accendiate Sky Sport o controlliate su internet, vi dimostreremo che dandovi un unico, semplice indizio capirete immediatamente di chi si tratta: maniche arrotolate.

Mark Lenders, il giapponese più famoso della Juventus

Ebbene sì, purtroppo per la Juve, il calciatore in questione non è reale, o almeno non lo è nel senso più stretto del termine dato che agli occhi di noi bambini degli anni ’80 quel nome (o meglio la sua versione italianizzata) evoca scenari più vividi che mai: Mark Lenders, cannoniere del Meiwa prima, del Toho poi e soprattutto acerrimo nemico di Holly Hutton.

Mark Lenders, il giapponese più famoso della Juventus
Mark Lenders sovrasta Holly Hutton

Per chi non l’avesse ancora capito, stiamo parlando di uno dei cartoni animati più famosi della storia, Holly e Benji, manga giapponese partorito dalla penna del maestro Yoichi Takahashi e arrivato poi in ogni angolo del mondo o quasi.

Benji è un portiere, anzi, “Il” portiere, mentre Holly è l’attaccante che tutti sognano, tecnico, rapido, caparbio.

Ma se Holly è il talento naturale, portatore di un dono innato, Mark è potenza allo stato puro, è la rivincita su un mondo crudele che, dopo la morte del padre, lo ha costretto a lavorare per mantenersi fin da quando aveva nove anni.

Mark è istintivo, non ha una tecnica sopraffina, ma ha sudato tanto per raggiungere i suoi obiettivi e non può permettersi di essere amico di nessuno. In campo non ci sono amici, in campo l’unica cosa che conta è il gol.

Come quelli che lo portano a giocarsi il campionato delle medie contro la New Team di Holly (capitan Tsubasa nella versione originale), terminato in pareggio dopo il 4-4 dei supplementari.

O come quello che Mark segna nel torneo per nazionali di Parigi al 96′ proprio contro l’Italia, eliminandola con il punteggio di 2-1 e spezzando la mano del fortissimo portiere Dario Belli.

Mark Lenders, il giapponese più famoso della Juventus
Mark Lenders cona la maglia della Juvenile, adattamento nella versione fumetto del Piemonte F.C.

Reti mai banali, espressione di una forza nel calciare sovrumana che ha messo a punto nel corso degli anni grazie al suo allenatore Kira.

Il “tiro della tigre” è il suo marchio di fabbrica, ma è con il “wild tiger shot”, l’evoluzione di quel calcio, che viene conosciuto in Italia.

Già, perchè, come accennavamo prima, dopo la vittoria dei Mondiali, Mark Lenders viene acquistato dal fantomatico Piemonte F.C., colori bianconeri e fama di club vincente.

Mark Lenders, il giapponese più famoso della Juventus
L’attaccante con la maglia della Reggiana

Arrivato a Torino, però, un’amara scoperta: per il calcio italiano il ragazzo è troppo debole a causa dei duri allenamenti in Giappone che gli hanno portato un grave squilibrio nel tono muscolare delle due gambe.

La Juventus lo cura e lo aspetta per un po’, ma decide infine di girarlo in prestito alla Reggiana, in C1.

Con il granata degli emiliani, Mark sarà il protagonista della cavalcata trionfale che porterà la sua squadra alla promozione in serie B e lui, nuovamente bomber affamato, a sorridere, almeno per una volta.

PS qui sotto potete vedere la storia di Mark, dai primi allenamenti alle grandi vittorie e, nel secondo video, lo scetticismo dei tifosi torinesi (si vede distintamente la Mole Antonelliana) per il nuovo acquisto della Juventus.

Marco Parella

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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende