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24 aprile 1808: Paolina Borghese e la storia della sua visita a Torino

Da Alessandro Maldera

Dicembre 09, 2013

Paolina Borghese Torino

Il 24 aprile 1808 fa il suo ingresso a Torino il nuovo Governatore Generale dei Dipartimenti d’Oltralpe, il Principe Camillo Borghese, accompagnato dalla moglie, Paolina Borghese, sorella dell’Imperatore Napoleone Bonaparte. E’ accolto dal Sindaco e dalle principali autorità cittadine tra un’ala di folla attratta anche dalla fama e dalla bellezza della Principessa.

Paolina Borghese viveva a Nizza, separata dal marito. Informata dal fratello del nuovo incarico del Principe e dell’obbligo di accompagnarlo a Torino, dapprima rifiuta sostenendo che la città è brutta e noiosa ma poi viene costretta al trasferimento nonostante le sue rimostranze e bizze. Il viaggio è lento e sofferto, con frequenti soste per i continui capricci della Principessa.

Il convoglio che accompagna i Principi è imponente: lacchè in livrea, postiglioni, una quantità spropositata di bagagli e una portantina su cui sta adagiata Paolina. Pare che durante il viaggio non rivolgesse la parola al marito. Si consola con la compagnia dall’amante di turno, il torinese Felice Blangini, maestro di ballo e compositore.

Paolina Borghese Torino
Paolina Borghese Torino

Il Piemonte del 1800

I principi Borghese sono stati inviati a Torino per rasserenare i rapporti con la popolazione locale. Sin dal 1799 il Piemonte era sotto l’influenza francese e sarà annesso alla Francia nel 1802.

I primi anni della dominazione francese erano stati durissimi; i princìpi della rivoluzione erano stati imposti con mano militare, creando rivolte, crisi economica e malumori.

Il peggioramento delle condizioni di vita è diffuso e il clima è molto ostile verso i francesi, considerati degli arroganti invasori.

Il principe Borghese è ricco, munifico e cordiale; ha avuto l’incarico di creare a Torino un più ampio consenso con feste, caccie e balli, grazie anche alla sua bellissima e famosa moglie e al fatto di essere italiano.

La prima impressione della città è, per Paolina, sfavorevole: una città austera, fredda, grigia, con le vie squadrate, monotone che ricordano un accampamento militare; tuttavia nei primi tempi si sforza di piacere: partecipa a feste, banchetti , ricevimenti e corse di cavalli nelle campagne tra Stupinigi e Moncalieri.

L’ordine dell’imperatore è quello di conquistare la nobiltà piemontese e Paolina ci riesce egregiamente.

I Borghese organizzano a Torino una piccola corte che coinvolge i nomi più prestigiosi della vecchia nobiltà: è un successo, in particolare per Paolina. La Dama d’onore è la Contessa Filippina Benso di Cavour, madre di Michele e nonna di Camillo.

I rapporti con i Cavour sono talmente stretti che il principe Borghese diventa padrino del figlio di Michele di Cavour, battezzato con il nome di Camillo, in onore del Principe.

Paolina Borghese Torino
Paolina Borghese Torino

Trasferimento a Stupinigi

Ben presto però Paolina si annoia e si trasferisce a Stupinigi con il suo Blangini.

La permanenza nella Palazzina di Caccia è però breve; ben presto la Principessa si stanca di quella residenza, forse anche perché l’amante, impaurito dalla minacciosa presenza dell’Imperatore, mai tenero con gli amanti della sorella, scappa! Paolina pare soffrisse di quella fuga; si trasferisce quindi nella Vigna in collina chiamata dai Torinesi “di Madama Reale”, lontano dal marito che risiede a Palazzo Chiablese.

Le giornate sono sempre più noiose; la Principessa implora il fratello di potersi allontanare da Torino per curarsi. Napoleone le concede di andare alle terme in Val d’Aosta e tenta in tutti i modi di mantenerla a Torino, vicina al marito.

Ma oramai siamo alla fine della permanenza della Principessa a Torino, durata una quarantina di giorni. Va a vivere tra Nizza e Parigi, accompagnata da Filippina di Cavour che rimarrà con lei fino al 1814.

Il Principe Camillo Borghese resterà a Torino sino alla caduta di Napoleone, apprezzato dai torinesi per la sua benevolenza e il suo buongoverno.

Paolina non vedrà il marito per quasi 10 anni durante i quali si sposterà per tutta Europa.

Si ammala e muore il 9 giugno 1825 all’età di 44 anni, dopo essersi riconciliata con il marito.

E’ sepolta nella cappella dei Borghese a Roma a Santa Maria Maggiore.

G.

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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende