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Capitali, quasi nessuna per le strade di Torino

Da Alessandro Maldera

Ottobre 14, 2013

Fontana di piazza Castello

A Torino le capitali non piacciono, almeno a giudicare dalla cartina geografica,.

Verrebbe quasi da pensare che, privata dello status di capitale, la città abbia deciso di dimenticare Londra, Parigi e così via. Le capitali del mondo a cui Torino ha dedicato una strada sono meno di dieci, e tutte nella stessa zona: l’area compresa tra corso Agnelli e Corso Unione Sovietica.

In ben tre casi si tratta di capitali sudamericane: l’argentina Buenos Aires, la paraguaiana Asuncion, l’uruguaiana Montevideo, la peruviana Lima.

Non è una capitale, invece, Rio de Janeiro, comunque città simbolo del Brasile.

Non è dato sapere perché, invece, Caracas, La Paz e Santiago del Cile siano state dimenticate.

Il legame tra il sud America e Torino è cominciato tanti anni fa, quando i piemontesi sono diventati la più grande comunità italiana, per esempio, in Argentina, ed è stato rafforzato dal folto gruppo di sudamericani giunti in città negli ultimi vent’anni.

Le altre due capitali che hanno trovato un posto nella toponomastica torinese sono Tunisi e Tripoli, ricordata più che altro per vicende storiche. Anche in questo caso le due vie si trovano a pochi passi dallo Stadio Comunale.

Il paese che, invece, può vantare il più alto numero di dediche sono gli Stati Uniti. via Baltimora, via Boston, via Filadelfia, oltre all’omonimo corso Stati Uniti. Non solo manca Washington, ma visto le ultime vicende della’azienda cittadina, manca anche via Detroit.

Escluse le capitali.

Restano ben poche città straniere a cui Torino ha dedicato una città: Barcellona, Fiume e soprattutto Lione. La più sconosciuta però è Volgograd, città russa a cui siamo gemellati.

Per il resto, la geografia entra nelle strade torinesi direttamente con le nazioni: Francia, Unione Sovietica, Inghilterra, ma anche SomaliaCorsica e Svizzera.

L’abitudine di usare la geografia per la toponomastica si sta perdendo, ma se venisse ripreso bisogna chiedersi quali siano le città o i paesi stranieri che meriterebbero un onore di questo genere.

Giulia Ongaro

 

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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende