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Il vino Barolo: il Re dei vini (il vino dei Re) delle Langhe

Da Alessandro Maldera

Settembre 19, 2013

Il vino Barolo è uno dei più nobili e rinomati del Piemonte, noto in tutto il mondo per la sua raffinatezza e eleganza. Questo straordinario nettare ha una storia millenaria e un legame profondo con il territorio delle Langhe, che gli dona una personalità unica. In questo articolo, esploreremo le caratteristiche del Barolo, le sue origini storiche e le cantine più famose che lo producono.

La Storia

La narrazione inizia nel XIX secolo, grazie all’intraprendenza dei marchesi Tancredi Falletti e Giulia Colbert Falletti di Barolo. I nobili proprietari di tenute e cantine intorno al castello di Barolo, con il sostegno di Camillo Benso Conte di Cavour, iniziarono a produrre un vino secco e armonioso destinato a conquistare fama e prestigio in tutto il mondo. La nobildonna Giulia di Barolo, grazie al suo impegno e alla sua passione, contribuì in modo significativo alla diffusione e alla valorizzazione del vino di Barolo. Si racconta che, in segno di omaggio, donò al Re Carlo Alberto 300 botti di Barolo, che rimasero nella storia come le “carrà del Re“. Questo gesto testimonia l’apprezzamento e l’entusiasmo che il Barolo suscitava già all’epoca tra le alte cariche dello Stato.

Nel corso del XX secolo, nonostante alcune difficoltà causate dalla prima guerra mondiale e dall’epidemia di fillossera, il Barolo continuò a conquistare le tavole di corte e affermarsi come uno dei vini più pregiati d’Italia. Poi, grazie all’affinamento delle tecniche di produzione e all’attenzione verso le caratteristiche uniche di ogni vigneto, il Barolo divenne, anche, un simbolo nel mondo.

Grande Personalità

Il Barolo è un vino rosso di grande struttura e complessità, ottenuto esclusivamente da uve Nebbiolo coltivate nelle Langhe. Queste uve, grazie al clima favorevole e alle caratteristiche dei terreni argillosi e calcarei della zona, regalano al vino un bouquet intenso e persistente. Il colore è un rosso granato con riflessi aranciati, mentre al naso si percepiscono note floreali, fruttate e speziate. In bocca, il Barolo si presenta potente ed equilibrato, con tannini morbidi e una lunga persistenza.

L’affinamento del vino è un elemento fondamentale per esaltarne le qualità. Secondo il disciplinare di produzione, il Barolo deve essere sottoposto ad un periodo di affinamento di almeno 3 anni, di cui 18 mesi in botti di legno. La versione Riserva, invece, richiede un periodo di affinamento di almeno 5 anni, sempre con 18 mesi in botti di legno. Questo lungo periodo di invecchiamento permette al vino di sviluppare tutta la sua complessità aromatica e di raggiungere la piena maturità.

Cantine del vino Barolo

Le Langhe sono la patria di numerose cantine che producono il Barolo, vere e proprie eccellenze del territorio. Tra le più famose troviamo la Cantina Francesco Borgogno, un’azienda con una tradizione che risale al 1930. La cantina vinifica solo le uve dei propri vigneti, situati nella prestigiosa zona delle Brunate a La Morra. La qualità e l’eleganza dei vini prodotti dalla Cantina Francesco Borgogno sono riconosciute a livello internazionale.

Un’altra cantina di grande prestigio è l’Azienda Agricola Vajra, una realtà a conduzione familiare che si distingue per la qualità delle sue produzioni. I vigneti si trovano in diverse zone di produzione del Barolo, garantendo una grande varietà di espressioni del vino.

Non si può non menzionare l’Azienda Agricola Chiara Boschis, un’altra cantina di grande rilevanza nel panorama del Barolo. I suoi vigneti si estendono tra le migliori zone di produzione del vino, garantendo vini di grande complessità e personalità.

Infine, la Cascina Adelaide, situata ai piedi del Castello di Barolo, è una cantina che si distingue per la sua struttura architettonica visionaria e rispettosa dell’ambiente. Le bottiglie di Barolo qui prodotte sono il risultato di un attento lavoro in vigna e in cantina, che mira a preservare le caratteristiche uniche del territorio. Storia del vino Barolo Piemonte

Cibo e vino Barolo

Grazie alla sua struttura e complessità, si abbina perfettamente a piatti ricchi e saporiti della tradizione piemontese. È ideale con carni rosse arrosto, brasati e selvaggina, ma si presta anche ad accompagnare formaggi stagionati e piatti a base di funghi e tartufi. La sua versatilità e la sua personalità ben definite lo rendono un compagno perfetto per cene eleganti e momenti speciali.

Per apprezzare al meglio le caratteristiche del Barolo, è consigliabile stappare la bottiglia almeno un’ora prima di consumarlo, in modo da permettere al vino di ossigenarsi e sviluppare tutti i suoi profumi. La temperatura di servizio ideale per il Barolo si aggira intorno ai 18 gradi, quindi evitate di mettere il vino in frigorifero.

Articolo aggiornato il 11/12/2023

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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende