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Diamo il voto al mercato della Juventus

Da Andrea Magri

Settembre 09, 2013

Approfittiamo della prima pausa stagionale per la nazionale (un grande in bocca al lupo ai ragazzi di Prandelli) per dare un voto al mercato in entrata ed in uscita della Juventus ad una settimana dalla fine del calciomercato.

Per una volta – forse è la prima – non siamo d’accordo con l’allenatore dei bianconeri Antonio Conte, che ha espresso in conferenza stampa qualche malumore sulle operazioni di mercato portate a termine dal duo Beppe Marotta-Fabio Paratici.

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Iniziamo dalle operazione in entrata. A giugno, all’inizio di questa lunghissima sessione di mercato, i tifosi juventini si aspettavano principalmente due arrivi: quello di un difensore e l’arrivo di una punta capace di fare la differenza anche a livello internazionale.

Per quanto riguarda il difensore, Marotta è stato bravo a raggiungere un accordo con il Torino per l’arrivo di Stefano Ogbonna, e forse ancora più abile a convincere il difensore nel giro della nazionale ad accettare il trasferimento sull’altra sponda del Po.

Ma il reparto dove era più necessaria un’ondata di aria fresca era certamente quello degli attaccanti.

Qui i rumors e le indiscrezioni si sono susseguite per tutte l’estate ma alla fine il top player è veramente arrivato in corso Galileo Ferraris.

Sono infatti bastati 9 milioni di euro (più tre di bonus praticamente certi, quindi 12…) per strappare alla concorrenza del Milan l’Apache Carlitos Tevez, acquistato dal Manchaster City ad un buonissimo prezzo di mercato. Senza dimenticare, come molti hanno fatto perché la notizia è vecchia di qualche mese, un altro arrivo importante: quello di Fernando LIorenre arrivato a parametro zero dagli spagnoli dell’Athletic Bilbao.

Anche in questo caso si tratta di un giocatore di livello mondiale, di un campione che anche se non da titolare fa parte della rosa di giocatori che con la maglia della roja ha vinto tutto negli ultimi anni. Era inevitabile, quindi, a fronte di arrivi così importanti, che la rosa andasse sfloltita cercando allo stesso tempo il modo di fare cassa e pareggiare il bilancio.

Il giovane Immobile è stato girato al Toro nell’ambito dell’affare Ogbonna e un altro giovane, Gabbiadini, è stato mandato alla Samp a fare esperienza e a giocare mantenendo però su di lui la metà dei diritti sportivi.

Sono state due le partenze pesanti. Emanuele Giaccherini è stato venduto al Sunderland di Di Canio per 9 milioni di euro, mentre dalla cessione di Alessandro Matri al Milan di milioni ne sono stati incassati più di 10.

Ha quindi ragione Conte a sostenere che sono partiti due pezzi importanti, ma non quando strategicamente afferma che la rosa si sia indebolita. In questo caso siamo dalla parte della dirigenza, visto che la qualità tecnica di Tevez e di Ogbonna è superiore a quella dei partenti Matri e Giaccherini.

Come sempre solo il campo dirà chi ha avuto ragione, ma per in attesa dei verdetti il mercato della Juve merita almeno un 7,5.

Andrea Magri

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Andrea Magri