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Torino fa il record di ristoranti Michelin: salgono a 9 i ristoranti stellati 2021

Da Simone Nale

Giugno 26, 2021

entrata ristorante Cambio Torino

La guida Michelin elogia anche nel 2021 i ristoranti di Torino.

Con la pubblicazione dell’annuale edito dalla nota azienda francese, il capoluogo piemontese aumenta le sue stelle con Piano35 che si aggiunge agli otto ristoranti già premiati in passato.

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Salgono così a nove le realtà stellate del panorama gastronomico torinese, arricchendo i premi su tutto il territorio regionale ma elevando al contempo Torino tra le città più “stellate” d’Italia.

La classifica Michelin del 2021 vede infatti la Lombardia al primo posto, seguita poi dai ristoranti di Torino e del Piemonte, ottimi posti per guastare piatti squisiti e bere vino di qualità.

L’offerta stellata della capitale sabauda offre grandi piatti della tradizione regionale, sapientemente rivisitati dalle mani di veri e propri artisti della gastronomia.

Non mancano ovviamente le audaci sperimentazioni delle avanguardie culinarie, che ognuno avrà modo di gustare e ammirare anche nel 2021 tra gli splendidi ristoranti Michelin di Torino.

I 9 ristoranti una stella Michelin di Torino del 2021

Qui di seguito l’elenco completo dei ristoranti stellati di Torino.

Del Cambio

Da anni un’istituzione delle città di Torino, il ristorante Del Cambio si afferma ancora come una delle principali realtà gastronomiche della città. A 7 anni dalla riapertura, e 5 dalla prima stella Michelin, il 2021 conferma il celebre riconoscimento all’attività dello Chef Matto Baronetto.

Cannavacciuolo Bistrot

Tra le certezze di quest’anno troviamo anche il famoso ristorante di proprietà dello Chef Antonino Cannavacciuolo. Attualmente affidato al giovane Chef Nicola Somma, il bistrot stellato offre piatti deliziosi della cucina piemontese rivisitati in chiave moderna.

Carignano

Confermata anche nel 2021 la stella al ristorante Carignano, punta di diamante del Grand Hotel Sirea. Tra il talento e il pragmatismo tutto piemontese ddello Chef, nativo in realtà di Milano, il ristorante nel cuore di Torino offre una proposta gastronomica di gran qualità, ridisegnata seguendo la tradizione del gusto italiano.

Casa Vicina Eataly-Lingotto

Eccelle ancora la coppia degli Chef Anna Mastroianni e Claudio Vicina, proprietari di Casa Vicina all’interno di Eataly Lingotto. La saga famigliare originaria di Borgofranco d’Ivrea inizia nel lontano 1968 come piccolo ristorante per aumentare poi lo standard con piatti sempre regionali ma caratterizzati da un leggero soffio moderno.

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New entry dell’anno scorso, il ristorante della Nuvola Lavazza a guida dello Chef modenese Federico Zanasi riconferma la sua stella Michelin, grazie al suo format di cucina d’autore che vede preparazioni della tradizione come punto d’incontro tra la cucina italiana e quella spagnola.

Magorabin

Sebbene il nome non invochi bei ricordi ai bambini piemontesi, la cucina piemontese rivisitata dello Chef Marcello Trentini, conferma Magorabin un’eccellenza di Torino e che grazie ai suoi menù degustazione vanta una stella dal 2013.

Piano 35

Come new entry di quest’anno, anche Piano 35 si fa spazio tra i ristoranti stellati di Torino. il locale del Grattacielo San Paolo vanta il record di ristorante più alto d’Italia così come un’offerta culinaria d’altissimo livello, basata sulla tradizione e curata dall’esperienza dello Chef Marco Sacco, due stelle Michelin.

Spazio 7

Al primo piano dello Spazio Espostivo della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, la cucina stellata di Spazio 7 ripercorre i sapori della tradizione italiana, omaggiando il Piemonte e la storia gastronomica di Torino grazie ai menù emozionali di Chef Alessandro Mecca.

Vintage 1997

Per il diciottesimo anno di fila, Vintage 1997 riceve anche nel 2021 la prestigiosa stella Michelin a elogiare una vera e grande tavola della borghesia torinese. A capo di una squadra giovane e dinamica, Umberto Chiodi Latini, patron del ristorante, propone piatti della tradizione che attraverso un tocco di modernità raccontano in maniera esaustiva il territorio piemontese.

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Simone Nale

Laureato in Scienze Umanistiche della Comunicazione all'Università di Torino. Appassionato di storia della televisione e nuovi media