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Ascanio Sobrero, il torinese padre della nitroglicerina

Da Alessandro Maldera

Aprile 10, 2013

Ritratto a colori di Ascanio Sobrero seduto alla scrivania

Tutti gli studenti torinesi e forse italiani hanno sentito almeno una volta questo racconto: “Lo svedese Alfred Nobel ha scoperto la nitroglicerina e , spaventato per gli usi che il genere umano ne avrebbe fatto, ha istituito il Premio Nobel per redimersi”.

Ebbene, anche in questa storia c’è lo zampino di Torino e di un piemontese: Ascanio Sobrero.

Non si tratta di una brutta storia di brevetti, come quella di Bell e Meucci per l’ invenzione del telefono, ma semplicemente di una gloria torinese dimenticata. Protagonista della storia è Ascanio Sobrero, nato a Casale Monferrato, ma laureato in Medicina a Torino nel 1833.

Sobrero ebbe una storia accademica simile a quella di tanti ricercatori di oggi. Iniziò come docente nella sua città, ma per poter fare ricerca dovette trasferirsi, prima a Parigi con Theophile Pelouze, poi a Giessen con Liebig. La sua prima scoperta fu una sostanza mucolitica, che in suo nome viene ancora oggi chiamata sobrerolo.

Ascanio Sobrero, il torinese padre della nitroglicerina
Ascanio Sobrero, il torinese padre della nitroglicerina

La sua storia ebbe un lieto fine, visto che potè tornare nella sua città come professore ordinario di chimica.

Le ricerche riguardanti la nitroglicerina

Nel frattempo, le sue ricerche lo portarono a sintetizzare per primo la nitroglicerina, di cui scoprì sia le proprietà esplosive che quelle curative in cardiologia. Ascanio Sobrero rimase anche ferito durante un esperimento, ma il danno maggiore lo ebbe quando la famiglia Nobel iniziò a vendere la nitroglicerina senza riconoscergli il merito della scoperta.

Per fortuna, la faccenda si concluse rapidamente, tanto che lo stesso Nobel gli riconobbe la paternità della scoperta e gli assicurò un vitalizio.

Anche il sito ufficiale del Premio Nobel riserva una pagina allo scienziato torinese, così come un’ intera sala del Museo di Scienze Naturali di Monaco di Baviera è dedicata a lui. E a Torino?

Nella sua città, Sobrero ha solo una corta via del quartiere San Donato, e una sala studio del Politecnico, ma neanche una scuola. Potrebbe essere una buona ispirazione per i tanti licei delle scienze applicate che stanno nascendo in città.

Giulia Ongaro

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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende