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Torino, piazza San Giovanni ed il suo Palazzaccio

Da Alessandro Maldera

Febbraio 28, 2013

Palazzaccio piazza San GiovvanniTorino

A Torino, piazza San Giovanni non è solo una piazza.

Cosa possiamo ammirare in piazza San Giovanni?

Innanzitutto il Duomo di Torino, che noi chiamiamo Duomo, ma che in realtà è una vera e propria Cattedrale. Al suo interno, troviamo la Sacra Sindone custodita nella terza cappella della navata sinistra della Cattedrale di S. Giovanni.

San Giovanni è il patrono della città, il santo in onore del quale il 24 di Giugno si va in piazza a vedere i fuochi artificiali.

Sullo sfondo ci sono le Porte Palatine, contornate dal verde dei giardini e dai mille colori del mercato di Porta Palazzo che si trova poco più in giù.

Poi c’è il Teatro Romano – o almeno quello che ne rimane – immaginandolo gremito di persone durante una rappresentazione in epoca imperiale.

Si è circondati dallo stile rinascimentale della cattedrale e da quello barocco del campanile alla sua sinistra. Tra tutto svetta quel capolavoro di cappella del Guarini  che aggiunge un pizzico di Medioevo.

E poi pensiamo a Mussolini, un bicchiere di cattivo gusto e un Palazzo odiato da tutti.

Questo ed altro ancora è piazza San Giovanni, là dove passa sfrecciando il tram numero 4.

Piazza San Giovanni ed il suo Palazzaccio
Piazza San Giovanni ed il suo Palazzaccio

Capita spesso, osservando le persone sul pullman, di vedere chi si fa il segno della croce, nel rispetto della chiesa che scorgono dal finestrino.

E chi, con una smorfia di disgusto, guarda al palazzo che deturpa quel “pour-pourri”di meraviglie che è la piazza di fronte alla Cattedrale.

E’ questa la storia del palazzo che ha rovinato una piazza intera e che tutti chiaman Palazzaccio.

Sorto sull’area in cui un tempo se ne stava il palazzo Richelmy di Carlo da Castellamonte del 1622, il Palazzaccio è la croce senza delizia di una Piazzetta che suo malgrado è diventata sintesi dei diversi stili artistici della città.

Tra ristorantini alla moda e palazzi in degrado, fanno la loro bella figura, oltre ai già citati: la Casa del Pingone, primo storico ufficiale di Casa Savoia; la Casa del Senato, sul lato meridionale della Piazzetta; Casa Broglia, abitazione tardo medievale.

E se dalle finestre bifore del periodo gotico che spuntano come fiori dalle mura della Piazza il panorama doveva essere dei migliori, oggi, poveri noi, tutto è cambiato.

Dall’epoca romana al cattivo gusto degli anni Sessanta. La sintesi si completa infatti con l’orrore del 1965 di Passanti, Perona e Garbaccio.

Brutto, ma così brutto, che lo stesso architetto dichiarò, in tutta onestà: “Sta venendo male..”

Pessimo esempio di Razionalismo architettonico o brutto e basta?

Ai torinesi l’ardua sentenza.

Irene Perino

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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende