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Lesna Kaos: gli ultras del calcio dei dilettanti

Da Alessandro Maldera

Settembre 13, 2012

Sul sito www.lesnakaos.altervista.org campeggia la scritta “Siamo tornati”, con tanto di simbolo dei ghostbusters. Ma dei Lesna Kaos, in realtà, non v’è più traccia. Cliccando sull’home page ci si imbatte nell’avviso “pagina non trovata”.

Lesna Kaos
Lesna Kaos

Dei Lesna Kaos non v’è più traccia, né sulla rete né nella vita reale.

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Erano un gruppo di ultras, niente a che vedere però con Juventus o Torino. I Lesna Kaos erano ultras di quartiere, fedelissimi tifosi della loro squadra di zona: l’A.S.D. Borgata Lesna, che prende il nome dal rione di Torino che confina con il Comune di Grugliasco, per l’appunto Borgata Lesna. Un quartiere che conta 10.000 abitanti e annovera una squadra “locale” che milita attualmente in Seconda categoria.
Tanto basta per avere un gruppo ultras, nato per iniziativa di ragazzi che posi sono diventati esponenti storici.
Come tutte le proposte innovative e apparentemente stravaganti, agli albori il seguito è stato piuttosto scarso: alla prima partita, il gruppo di tifosi annoverava solo tre membri. Sullo striscione, una scritta che è come un marchio: ARTUSIOS, primo nome dei Lesna Kaos.
Gli Artusios risvegliano curiosità e hanno successo: attirano nuovi adepti, hanno visibilità, incoraggiano la squadra. Diventano memorabili i derby contro il Grugliasco, che a volte sfociano in risse nel dopo-partita, croce e delizia di tutti gli ultras.  Sentite anche le rivalità con le tifoserie di Venaria, Pro Collegno, Beppe Viola e altre squadre.

Cosa può mancare ad un gruppo ultras che si rispetti? I litigi e le divergenze di vedute con la società. E arriveranno, quando la squadra perde prestigio. Secondo gli Artusios è colpa della società, la conseguenza è che il gruppo di tifosi si scioglie.

Non è una scelta definitiva, perché dopo alcune riunioni i leaders storici decidono di non mollare e fondare un altro gruppo, cambiandogli nome: ecco i Lesna Kaos, che per i più giovani assumerà la poco tranquillizzante denominazione di “Cattivi ragazzi”.

Una rinascita degli “Artusios”, ma i cattivi rapporti con la società non migliorano. Dirigenza e mezza squadra osteggiano i Lesna Kaos, che prendono la decisione di sciogliersi temporaneamente. Una breve ma curiosa storia di calcio dilettantistico, che quasi mai trova espressione nel tifo organizzato com’è stato nel caso del Borgata Lesna.

L’ultimo comunicato “ufficiale” dei Lesna Kaos risale all’11 marzo 2006 e parla per l’appunto di divergenza di vedute tra gruppo ultras e società. Ma ci sono anche comunicati e video risalenti ad anni più recenti, dal 2008 in poi, che riguardano però l’hockey su ghiaccio. Insomma, dopo aver rotto con il Borgata Lesna, i Lesna Kaos si sono riciclati nell’hockey, decidendo di sostenere il Real Torino. Stessa maglia, biancorossa, sport diverso, ma anche quartiere diverso, avendo il Real Torino sede in viale XXV aprile e impianto di gioco al PalaTazzoli.

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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende