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L’invasione degli adesivi

Da Alessandro Maldera

Giugno 11, 2012

Ormai da tempo le città come la nostra Torino sono “tappezzate” da adesivi…abusivi. Si tratta di stickers di ogni genere e tipo, talvolta pubblicitari talvolta propagandistici.

Al primo posto ci sono, ovviamente, quelli religiosi. Non ci si limita piu’ ad appicciare le immaginette raffiguranti i santi, ma è molto in voga l’adesivo “ Dio c’è” seguito a ruota da “Gesù è qui” e “Gesù ti guarda”, che tutto sommato hanno qualcosa di minaccioso. Ho anche avuto il piacere di constatare che spesso sono anziani riforniti di questi adesivi che si dilettano ad attaccarli sui tram e spesso…anche sui bidoni dell’immondizia!

Ricorderete lo smile, un bel faccione sorridente e giallo, simbolo degli anni ’90 periodo in cui gli stickers prendevano piede, oggi come omologo troviamo da tempo incollato ovunque il marchio Astile.

La pubblicità attraverso gli adesivi ha avuto, infatti, molto successo in questi ultimi anni per quanto rimane pur sempre abusivismo se pensiamo a tutti i luoghi dove vengono applicati gli adesivi : vetrine, serrande, cartelli stradali, bidoni ecc. Una vero e proprio marketing strategico per le grandi aziende e anche per i politici che in periodo di elezioni spargono adesivi in giro per la città o le fanno recapitare direttamente nelle buche dei cittadini.

L'invasione degli adesivi Torino

Non dimentichiamo che gli adesivi pubblicitari abusivi piu’ frequenti riguardano imbianchini, sgombero cantini, donne delle pulizie, ditte di traslochi e quant’altro.

Avrete notato che ad ogni palo, insegna, cestino per i rifiuti e fermata dell’autobus (…non sono ancora arrivati alla metropolitana) si trovano adesivi con recapiti telefonici e una mini pubblicità, altrimenti se non sono adesivi saranno semplici fogli incollati in cui è possibile anche staccare il numero di telefono, esattamente come gli annunci che ci sono all’università nelle bacheche per gli alloggi in affitto.

La forza pubblica si sta muovente contro questo abusivismo soprattutto quando va a deturpare beni immobili appartenenti al patrimonio pubblico, spesso infatti alcuni adesivi alterano i segnali stradali o coprono le indicazioni stesse. Si vocifera di multe in arrivo per chi verrà colto sul fatto, alcune regioni si sono già mosse quando la situazione stickers si è dimostrata esagerata.

Dovranno fare attenzione soprattutto tutti coloro che pubblicizzano la loro attività e comunicano sull’adesivo un loro recapito telefonico, in quanto potrebbero risultare contattabili direttamente dalle autorità.

Come ogni mania…non potevano non esserci dei collezionisti! Moltissime persone cercano alla fonte gli adesivi o si preoccupano di staccarli tentando ovviamente di mantenerli intatti in modo da conservarli gelosamente in appositi album. Spero vivamente che si tratti per la maggior parte degli adesivi pubblicitari raffiguranti un marchio o una figura e non quelli dello “Sgombero cantine”….

Clementina Pdb

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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende