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Quattro chiacchiere con Kiffa, il rapper che canta Torino

Da Alessandro Maldera

Gennaio 22, 2012

Torino possiede moltissimi primati, tra cui la capacità di sfornare una moltitudine di realtà musicali indipendenti che convivono con quelle più affermate.

Da viversi anni una delle capofila è stata la scena Hip Hop. Chi ascolta il genere di sicuro ha avuto modo di conoscere Kiffa, un genio del freestyle, capace di confrontarsi con i migliori nomi del panorama sul ring dei campionati nazionali.

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Questo ragazzo torinese ha pubblicato lo scorso anno un album che è una piccola chicca, oltre che un vero e proprio tributo alla nostra città. Si intitola In my room ed è in download gratuito su soulville.it.

Ciao Kiffa, benvenuto! Hai l’infausto compito di fare da apripista per questa serie di articoli che riguardano il panorama musicale underground della nostra città! Spaventato? Onorato? Annoiato? Divertito?
Onorato e divertito, perché non mi capita di essere intervistato tutti i giorni, è più facile vedermi cantare. Parlaci di In my room. Hai realizzato un intero album di stampo soul dove domina lo storytelling.

Come è stato sfornare un prodotto molto personale che ha come sfondo fisso Torino e le sue strade? Conta molto per te il fatto di essere nato e cresciuto in questa città?
Ma parliamo di “In my room”, che è la mia prima fatica musicale e come spero di possa capire dal titolo è un disco molto personale, da camera, luce soffusa, sonorità cool e quattro dita di Rhum da smaltire.
Ho utilizzato il gioco di parole “Rhum/Room” come intero filo conduttore che lega tutti i pezzi di questo grosso mosaico, per far uscire i pensieri di un uomo nei suoi momenti di debolezza e con l’alcool si sa,
è più facile essere disinibiti. Mentre registravo e scrivevo i pezzi “in camera mia” , ci tengo a dirlo perché per fare un buon disco non serve andare dentro grandi studi, ma serve tanta passione e tanta forza di volontà per migliorarsi e perfezionarsi, le persone a cui avevo fatto sentire i primi provini mi chiedevano che tipo di album era In my room e la mia risposta era sempre la stessa: ”è un disco da ubriachi… Avete presente le scene dei film quando una donna lascia il proprio uomo, e lui sotto la pioggia si ubriaca? Quello è In my room!”

Pieno di ricordi , di immagini e di pensieri, a volte molto lucidi e schietti ed altre volte avvolti nella nebbia, nel grigio e nel fumo di questa città: Torino.Quale canzone della tracklist ti riempie più di orgoglio?

Torino è molto presente nelle storie da me raccontate, e se proprio devo scegliere un pezzo rappresentativo direi “VITA GRAND PRIX” che vede la partecipazione di Yota.
Il pezzo in questione racconta la storia di un meccanico, di un ragazzo “schiavo della sua professione” ma allo stesso tempo innamorato del suo lavoro e della vita che quest’ultimo gli permette di fare.

Quattro chiacchiere con Kiffa, il rapper che canta Torino

Come è nata la collaborazione con Soulville, la tua etichetta web?

La collaborazione con Soulville è stata molto spontanea, tramite amici mi sono stato messo in contatto con Donuts, il quale ha mostrato un sacco di interesse nei confronti del prodotto, proponendomi di mettere il disco scaricabile on-line sul loro portare : www.soulville.it .
La cosa mi è sembrata perfetta, perché musicalmente mi considero molto vicino al loro modo di fare musica e poi perché visto che il nome era una garanzia mi avrebbe dato sicuramente maggiore visibilità.
Per farvi meglio un’idea vi consiglio di scaricare l’intero disco sul sito dell’ etichetta con il quale collaboro: Soulville al seguente link: http://www.soulville.it/?p=1317

Stai lavorando a nuovi progetti? Cosa ci regalerà Kiffa in futuro?
Ora musicalmente dopo aver passato un po’ di tempo a smaltire il Rhum di questo disco, mi sento pronto ad affrontare un nuovo capitolo, ho iniziato a scrivere pezzi nuovi, e vi posso anticipare che avranno un sapore molto diverso. Mi avvarrò dei miei produttori di fiducia, Vox P , Aleaka , Judah , Ezra , LeRoy e D.J. Madre Shabu, con l’aggiunta di qualche novità… attendete!

Nomina tre realtà musicali di Torino che secondo te meritano un ascolto.
Nel frattempo ascolto un sacco di musica e se posso permettermi vi voglio dare 3 consigli :

PULA + : oltre che un carissimo amico, posso mettere la mano sul fuoco che rimarrete colpiti dal suo futuro disco “ Di Niente e Di Nessuno” nell’attesa andate a cercare la roba gia’ edita.
BIANCO : ho conosciuto questo artista prima tramite il suo cd “ Nostalgina” capitato in macchina per caso e successivamente di persona improvvisano insieme sotto i portici di piazza Vittorio con Dade dei Linea 77
EZRA : oltre all’aver curato una mia produzione “Anime & Mali” , l’artista in questione ha sfornato un disco secondo me di rara bellezza e musicalita’ “SOLO”

C’è una canzone che vorresti avere scritto o un artista che stimi da sempre?
Le canzoni che avrei voluto scrivere sono molte, ho l’imbarazzo della scelta. Ne sceglierei una per genere, ma essendo un amante del soul ti dico : Cause, I Love You di Lenny Williams.

Kiffa a casa sua ha un disco che si vergogna di avere comprato? Se sì rivelaci quale.
Un disco che mi vergogno di aver comprato? Sopravvissuti e sopraviventi di Luciano Ligabue, perché ??? Perché il rock è altro, e ti parlo da vecchio patito di musica grunge.

Come vedi la scena Torinese attualmente?
La scena torinese è viva, c’è un sacco di gente che fa musica fatta bene, dalla scena Hip Hop, alla scena Electro fino ad arrivare al Reggae; sono tutte realtà in continua evoluzione.

Qui ora sciolgo il guinzaglio e ti lascio andare a ruota libera. Saluta a modo tuo, lascia un pensiero o resta in religioso silenzio, insomma, fa ciò che credi.
Il momento dei saluti è sempre il mio forte… saluto tutti! [ride ndr]

Grazie per le risposte e soprattutto per la simpatia. A presto!

Michele Albera

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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende